Leggi sul Betting

Questa notizia credo che sia piuttosto importante.

http://business.laleggepertutti.it/12116_l...si-adegua-allue

Nel tentativo di vincolare gli italiani al solo gioco sui siti AAMS, il ministero delle finanze per evitare l'ira della UE aveva come arma soltanto il dire che "Se vinci all'estero devi pagarci le tasse".
Ora che di fatto questa regola viene meno, è come se si ammettesse ufficialmente che è possibile giocare con qualsiasi book a patto che abbia una licenza Europea.

E di fatto si rende quasi inutile la licenza italiana solo per gli italiani.

Peccato per il Brexit che ci toglierà le opportunità migliori.

Questa cosa mi interessa parecchio.
Da ora in poi dunque come si dovrà fare per la dichiarazione delle vincite?

Non ne ho idea!
il link che ho postato è l'unica informazione che ho!

Secondo me vi state perdendo in un bicchier d'acqua.

Avete delle vincite all'estero degne di nota?

Fatevi una Surebet in perdita con un book italiano e siete a posto, pagate un aggio del 6% circa ed avete già risolto i vostri problemi.

Molto probabilmente andrà così.

Tranne se la UE non vorrà dare un fortissimo segnale a possibili imitatori della UK e negherà agli inglesi ogni sorta di trattato economico commerciale.
Niente schengen, niente SEE, dazi doganali e via discorrendo.



"In is In, Out is Out" - Schauble.

Concordo,
credo che cambierà poco... altrimenti sarebbe l'europa a rimetterci :-P

Per molto tempo ho cercato la risposta al quesito introdotto dal mio primo post.

Finalmente credo di esser giunto ad una conclusione.
Non ne ho la certezza assoluta, ma viste le cose che ho trovato posso dire con buona certezza che:

Scommettere su siti .com o meglio, su siti senza licenza italiana, per la legislazione italiana è REATO, punibile con l'arresto fino a 3 mesi e l'ammenda fino a 512 euro (tra l'altro si parla di una legge del 1989 ovvero di quando non si pensava minimamente al gioco via web).

La fonte che meglio riassume al situazione mi sembra sia questa (anche se il sito è ormai abbandonato):
www.betmind.it/giocare-sui-com-e-legale/

La legge che citavo in apertura di thread sembra escludere esplicitamente il gioco via internet e sembra rivolgersi solo ai casinò.

Inoltre la legge sulle depenalizzazioni di quest'anno che trasforma molti reati da penali ad amministrativi (alzandone però le multe) sembra precisamente escludere i reati in fatto di scommesse.

Fermo restando che fino ad oggi nessuno è mai stato punito per aver giocato su un .com, e fermo restando che i ricorsi alla corte europea sono tutti a favore della libera circolazione, bisogna esser consapevoli che il rischio esiste, sopratutto ora che ogni movimento da e verso i propri borsellini elettronici è tracciato e rintracciabile.

scusate se vi ho rovinato il lunedì, vi voglio bene :-*


PS
Aggiungo un altro link che fa dei distinguo:
www.infobetting.com/forum/viewtopic.php?t=55341
ed aggiungo altri 2 link con altri distinguo (comunque roba del 1999):
www.internos.it/archivio/internet-gioco-azzardo-1-parte/
www.internos.it/archivio/gioco-di-azzardo-e-internet/

Edited by Il_Matematico - 28/11/2016, 12:34

concordo parzialmente con te;
Il problema fondamentale è: quanti per poter scommettere qualche decina di euro su un sito .com sarebbero pronti ad arrivare fino alla corte europea?
Senza contare che la corte europea si riferirebbe a siti con licenza europea e non certo a siti extraUE (come gli amatissimi Pinnacle e gli asiatici)

Ovviamente se avete altri link interessanti mandateli senza esitare...