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| CITAZIONE (ultimoclic @ 13/8/2011, 10:19) CITAZIONE (redblue @ 12/8/2011, 20:58) Innanzitutto determiniamo la resa in denaro e non in % di prese che in se non ha molto significato prendendo per buoni i dati della figura perché non mi è chiaro quanto é esattamente la vincita della simulazione:
10€*2567=25.670€ giocati
resa=(182/25.670)*100=0.71% equivalente a @1,0071 circa (non é un errore, sono 71 centesimi ogni 100€ puntati). Se prendiamo invece quanto scritto da Mario diventano 58 centesimi/100 puntati. redblue quello che dici è matematicamente corretto, ma fuorviante. Giocare 10 euro 2500 volte è completamente diverso che giocare 25000 euro, perché reinvesti continuamente le vincite. Se imposti un masa con cassa 100, è probabile che alla fine avrai puntato molto più di 100 (possibile anche diverse migliaia, se il masa è molto lungo), ma alla fine la resa è quella indicata dal masa. A parte che "fuorviante" sembra quasi implicare una volontà da parte mia di fare giochetti di prestigio con i numeri, non credo tu possa pensare che non capisco la differenza di cui parli. Si ripartisce il rischio in tanti piccoli pezzetti ma il "bilancio energetico" dell'operazione è comunque quello: per un utile di 182 euro abbiamo dovuto spenderne 25670, o se preferisci, banalizzando, abbiamo dovuto "faticare" a fare 2567 bollette singole in ricevitoria o sul web da 10 euro per 182 euro. Gli utili da reinvestire li abbiamo perché esiste la certezza di alternare vincite e perdite senza scarti esagerati, ma se, oltre la fantascienza perdessimo le prime 1069 e poi vincessimo tutte le altre, quale sarebbe la resa? E nel caso opposto? E se vinco e perdo alternativamente in modo che alla fine ho accumulato i 182 euro senza mai andare in scoperto per più di 10 euro? La resa è forse del 1820%. Sono cose che lasciano spesso perplesso anche me ma finora non ho trovato qualcosa di più soddisfacente per misurare il "lavoro" necessario ad ottenere un utile. Le tante virgoette "" sono deliberate per sottolineare le metafore. Saluti
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